Parco Nazionale del Circeo

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Il Parco nazionale del Circeo è stato istituito nel 1934 ed è il piccolo dei parchi nazionali italiani, ma anche il più eterogeneo, essendo l’unico che si estende in ambiente marino e insulare.

Parco Nazionale del Circeo

I confini del Parco Nazionale del Circeo sono stati modificati nel 1977, con l’inclusione dei laghi di Fogliano, dei Monaci e di Caprolace, e nel 1979 quando vi entrò a far parte anche l’isola di Zannone, rendendo la superficie totale del parco di circa 8500 ettari.
All’interno del parco sono state costituite quattro riserve naturali integrali: Piscina delle Bagnature, Rovine di Circe, Piscina della Gattuccia e Lestra della Coscia; al fine di mantenere intatte le particolari caratteristiche ambientali, vi si può accedere solo per motivi di studio, previa autorizzazione.


La flora del parco è varia, tipicamente mediterranea. Le querce, nelle diverse varietà (lecci, sughere, farmie, roverelle, cerri e roveri) costituiscono circa l’80% della foresta. Si trovano anche il frassino, l’ontano nero, l’acero campestre, il pioppo tremolo, il tiglio, il lauro, il corbezzolo, il corniolo. Notevole la presenza del pino domestico, al quale, come all’eucalipto, fu affidato il compito di proteggere il querceto, esposto all’attacco dei venti e della salsedine.
Il sottobosco vanta circa 800 specie, dal mirto all’erica, dal pungitopo al pruno, alle felci. Interessanti anche le piante delle dune sabbiose, altro elemento caratteristico del parco, e la palma nana, che cresce sulle rocce. Inoltre, ovunque è presente la macchia mediterranea: ginepro, lentisco, oleastro, ginestra.

La fauna è dominata dalle 230 specie di uccelli: folanghe, anatre selvatiche, civette, gufi sono numerosi, m asi trovano anche il cormorano, la strolaga minore, il beccarino, il cavaliere d’Italia, il gabbiano reale. Più rari  il falco pescatore, il fenicottero rosa, lo sparviere, il falco pellegrino. I mammiferi presenti sono cinghiali, bufali, volpi,  faine, martore, donnole, lepri, tassi, ricci, istrici, scoiattoli. Vi sono circa 150 daini che vivono in cattività, in un recinto attrezzato all’interno della foresta. Numerosi anch ei rettili: vipere, ramarri, tartarughe e il cervone, il più grosso serpente italiano.

Accanto alle speci botaniche e faunistiche, il parco comprende importanti resti archeologici: la villa forse appartenuta all’imperatore Domiziano, il vivaio ittico della Piscina di Lucullo, le mura dell’antico centro latino di Circeii. La visita al Parco offre, infine, altre interessanti opportunità: da settembre a novembre si può andare per funghi, pagando una quota; in estate la foresta si può visitare in pullman, accompagnati dalle guide autorizzate.

Un centro visitatori è a disposizione del pubblico presso la sede del Parco, a Sabaudia, la cittadina inaugurata nell’aprile 1934 a conclusione dei lavori di bonifica delle paludi Pontine.