Roseto degli Abruzzi è una delle più caratteristiche località marine abruzzesi, sorte della seconda metà del XIX secolo come scali ferroviari di centri dell’interno, in questo caso di Montepagano, dal cui belvedere si può cogliere la vivacità urbanistica di un notevole tratto del litorale aprutino, un tempo noto per la quantità di uccelli acquatici che trovavano rifugio nelle paludi presso la foce del Vomano. Oggi, nonostante le bonifiche, la zona conserva sempre un certo interesse naturalistico per la vegetazione spontanea residua, tra la quale la liquirizia.

Qui il turismo è nato grazie all’ospitalità dei pescatori che agli inizi del ‘900 mettevano a disposizione le loro abitazioni per ospitare. Roseto è oggi una meta balneare molto frequentata, offre alberghi e villaggi turistici, pensioni e camping per tutti i tipi di turismo. Il suo litorale, chiamato Lido delle Rose, dal 1999 vanta la Bandiera Blu, il riconoscimento ambientale per le spiagge più pulite. Presenta una mare con acque limpide e fondali bassi e sabbiosi, particolarmente adatta ai giochi dei bambini, e una spiaggia di sabbia finissima.

Il bel lungomare, circondato da palme e pini marittimi, è chiuso da un romantico pontile. Passeggiando per i viali pedonali si incontrano rose, oleandri in fiore e pitosfori, oltre a negozi e mercatini tipici dove fare shopping, e ristoranti dove gustare le prelibatezze locali.

Naturalmente Roseto è anche una località a misura di sportivo: calcetto, beach-volley, beach-basket, nuoto, pesca sportiva, pattinaggio, tennis, bocce, windsurf, ciclismo e molto altro ancora.

Il 15 agosto potete assaporare momenti di intensa emozione con la processione a mare della Madonna, issata sul peschereccio che apre il mare alle altre barche, per finire con i fuochi d`artificio di mezzanotte.

Nei dintorni di Roseto, risalendo la valle del Vomano, a circa 20 chilometri si trova la chiesa romano-gotica di Santa Maria di Propezzano (XII-XIV sec.), mentre presso la frazione di Guardia Vomano si può ammirare la chiesa di San Clemente al Vomano, che conserva della costruzione romanica (1108) il portale e, all’interno, l’altare con ciborio.