L’isola delle… galline

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L‘isola di Gallinara, che deve il suo nome alle galline selvatiche che la popolavano, è situata nel tratto di costa ligure tra Alassio e Albenga. E’ diventata riserva naturale regionale per il suo ambiente naturale: gabbiani reali, rettili rari e una rigogliosa vegetazione mediterranea popolano questo angolo di paradiso.

Sull’isola si trovano i resti di un monastero, che fu sede di una comunità di monaci Benedettini. Storicamente il monastero ha goduto di un antico splendore, ed estese la sua influenza su tutta la Rivera di Ponente e, nel sec. XI, fino in Francia. Sono stati infatti ritrovati vari relitti e manufatti, alcuni risalenti al V secolo a.C. provenienti dalla costa azzurra francese. Ma durante i secoli XIII e XIV, l’Abbazia perse il suo splendore, finché, dopo l’abbandono dei monaci, a metà dell’ottocento fu venduta a interessi privati.

Nei fondali attorno all’isola sono stati trovati oggetti di diverse epoche, databili dal V sec. a. C. all’eta’ moderna.Alcuni dei reperti, tra cui molte anfore di epoca romana, sono conservati nel Museo Navale di Albenga.

Una curiosità di Gallinara è rappresentata da due gallerie scavate dai prigionieri di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale, quando l’isola venne occupata dai Tedeschi. Alte circa due metri e lunghe circa tre, si incrociano con un angolo di 90° consentendo un controllo marittimo di 360° sulla zona di mare antistante. Alle estremità delle gallerie si trovano delle piazzole, oggi coperte dalla vegetazione, dove si posizionavano i cannoni. Nelle gallerie venivano stoccati i proiettili.

L’isola di Gallinara offre un ambiente marino molto suggestivo, ideale per gli amanti del sub: margherite di mare, spugne gialle di enormi dimensioni. Ci sono due punti di immersione: il Cristo redentore o Punta Falconara nonchè Punta Sciusciau. A causa della presenza di ordigni bellici inesplosi e per la presenza di un relitto sul fondo, le immersioni subacquee sono autorizzate esclusivamente con le guide dei diving center.