Cagliari: la città che ti sorprende

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Cagliari

Conosciuta per le sue spiagge incantevoli, il suo mare cristallino e la sua natura incontaminata, la Sardegna custodisce molte altre bellezze che, a volte, possono passare in secondo piano.
Una constatazione, questa, che ho potuto fare solo a seguito di un viaggio compiuto proprio in terra sarda, per la precisione a Cagliari.

Cagliari


Lo confesso, prima di questo mini-viaggio anche io ero nella schiera di quei viaggiatori che pensando alla Sardegna immagina solo lidi sconfinati e mare cristallino, dimenticandosi che questa regione è ricchissima di storia, arte e cultura, tutte caratteristiche perfettamente “riassunte” nelle sue città, come Cagliari appunto.
Devo dire che il mio mini-soggiorno a Cagliari non è stato pianificato ma piuttosto abbastanza improvvisato, cosa, questa, che non mi ha permesso, come di solito, di pianificare partenza e organizzazione del viaggio con largo anticipo e nei minimi dettagli. Realizzato che, nel giro di una settimana sarei partita, ho pensato solo all’essenziale; biglietto per il viaggio e stanza in albergo. Per fortuna, essendo una viaggiatrice d’abitudine, non mi è stato difficile organizzarmi anche all’ultimo momento; mi è bastato cercare un volo sul sito della mia compagnia aere (low cost) preferita e prenotare una stanza su Expedia, portale che uso spessissimo per i miei frequenti spostamenti.
Ora che il viaggio era stato pianificato, bisognava pensare a cosa fare e vedere a Cagliari per ben 2 giorni!

Cosa vedere a Cagliari… assolutamente

Essendo stato un viaggio interamente “consacrato” all’improvvisazione ho deciso di non pianificare nulla e di vivermi la città momento dopo momento, semplicemente camminando per le strade alla scoperta dei suoi tesori. E devo dire che questa si è rivelata proprio la scelta più giusta, visto che Cagliari è una città da scoprire passo dopo passo; a questo punto urge una precisazione importante, se siete dei sedentari e non amate camminare allora Cagliari non è la città che fa per voi visto che per raggiungere i luoghi di interesse bisogna scarpinare parecchio!
In più la città è un continuo saliscendi e anche se vi sono molti ascensori che portano nella parte storica, dovete comunque preparavi a camminare.
La prima, piacevole, scoperta che ho fatto visitando Cagliari è stato il Castello, eretto dai pisani nel quartiere fortificato su di un colle a circa 100 metri sopra il livello del mare. Il Castello era il centro del potere amministrativo e militare; ancora oggi sono ben visibili le mura che cingevano buona parte del suo perimetro, mentre l’ingresso era possibile solo da una delle porte, la più importante delle quali era la Porta dei Leoni.
Ma nel quartiere Castello, non sono stata conquistata soltanto da questa imponente costruzione, ma anche da altri due monumenti di grande fascino; sto parlando delle imponenti torri di San Pancrazio e dell’Elefante, anche queste di origini pisane, e del magnifico Bastione di Saint Remy.
Le Torri di San Pancrazio e dell’Elefante segnano ancora oggi l’antico profilo del quartiere; la loro costruzione risale rispettivamente al 1305 e al 1307 quando vennero erette come torri di avvistamento contro le invasioni nemiche.
La Torre di San Pancrazio, costruita sul punto più alto, si compone di 4 piani raggiungendo un’altezza di circa 36 metri, mentre la Torre dell’Elefante, così detta per la presenza di un piccolo elefante scolpito nella pietra, raggiunge un’altezza di circa 30 metri.

Assolutamente da vedere è poi il Bastione di Saint Remy, una fortificazione magnifica dalla quale si può godere un panorama unico sui quartieri di Villanova e di Marina. La costruzione, completata tra il 1896 e il 1902, deriva il suo nome dal barone di Saint Remy, primo viceré piemontese, che ne volle la costruzione. Lo stile architettonico del bastione è palesemente classicheggiante, mentre i materiali utilizzati sono soprattutto il granito e il calcare. Tra le aree più suggestive quella della terrazza e della scalinata ad emiciclo che mette in comunicazione il pianerottolo con la Passeggiata Coperta, ovvero un ambiente piuttosto ampio e caratterizzato dalla presenza di affreschi e di arcate. Per molti anni, il Bastione è stato abbandonato e soltanto dopo un’intensa opera di restauro è stato per fortuna riportato all’antico splendore.
Lasciato il quartiere Castello, il secondo per importanza è certamente il quartiere di Marina chiuso a nord dalle mura di Castello e a sud dal lungomare cittadino. Questa zona, in origine, era destinata ai lavoratori portuali e ai doganieri, ma nel corso del tempo la sua natura prettamente “residenziale” è stata completamente sconvolta. Oggi Marina è un quartiere molto vivace e ricco di luoghi per il divertimento, una zona dove si mangia bene e si diverte, quindi da “testare” soprattutto la sera.
Ultima tappa del mio mini-tour a Cagliari è stato il quartiere di Villanova, sino a pochi anni fa una zona povera ma che ha saputo risollevarsi e fare delle sue ricchezze un’eccellenza; in questa zona vi consiglio di concentrarvi soprattutto sulle botteghe artigiane vi assicuro che ne vale la pena!
Ok avevo detto che non avrei parlato di mare e di spiagge, ma com’era pensabile non fare un salto al Poetto? Un litorale magnifico che va da Cagliari sino a Quartu Sant’Elena; non a caso stiamo parlando delle seconda spiaggia cittadina al mondo per lunghezza, battuta soltanto da quella di Rio de Janeiro!