L’Appennino modenese

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A sud di Modena, nella zona attraversata dal fiume Panaro, si estende un territorio riccamente coltivato, soprattutto a frutteti, e famoso in particolare per le ciliegie.

Proprio qui, infatti, sorge Vignola, che delle ciliegie è la capitale, oltre ad essere il paese natale dell’architetto cinquecentesco Jacopo Barozzi, detto appunto “il Vignola“. Interessante è la Rocca, notevole esempio di fortezza quattrocentesca a pianta quadrata con torrioni agli angoli; sulla corte centrale svetta la torre Nonantolana, edificata nel Seicento; all’interno si ammirano sale riccamente decorate e, nella cappella, affreschi quattrocenteschi.

Lungo una strada secondaria che si imbocca dal centro abitato di Vignola, si arriva a Castelvetro di Modena, Levizzano Rangone e Puianello, dove si trova il Santuario della Vergine della Salute, meta di pellegrinaggi; sono questi centri immersi in un paesaggio tipicamente collinare con molte e interessanti testimonianze storiche, artistiche e religiose, come il Castello e la Parrocchiale neogotica di Castelvetro di Modena.

Rilievi più importanti presenta invece il Frignano, la zona che comprende i bacini del Panaro e della Secchia. Qui la terra è particolarmente ricca di funghi e tartufi.
Pavullo nel Frignano (682 m) è il centro principale della regione: situato in una vallata chiusa da monti boscosi, è oggi una stazione climatica di soggiorno. Vi si possono visitare il Museo Archeologico e il Museo Naturalistico.

Sulla strada che da Pavullo porta a Sestola, si incontra il Castello di Montecuccolo, di cui rimane una torre merlata con annesso palazzo feudale.
Nei dintorni si trovano varie località turistiche come Montecreto (864 m) che, arroccato su un colle sovrastante la valle dello Scoltenna, conserva i resti di un antico castello, e Sestola (1020 m), centro di partenza per escursioni verso Pian del Falco, il Monte Calvanella e il lago della Ninfa e meta sciistica che rientra nel comprensorio del Monte Cimone, di cui fanno parte anche Riolunato e Fanano (640 m); quest’ultimo, immerso nei boschi di castagni, faggi e pini, è anche una stazione climatica dotata di piscine per cure elioterapiche. Da vedere inoltre la magnifica parrocchiale in pietra, chiesa plebana di San Silvestro, coostruita nel 749 da san’Anselmo.

In tutta la zona è possibile gustare ottime specialità gastronomiche, tipiche del Modenese, come le caratteristiche tigelle o crescente, sorta di focacce da servire con lardo e affettati.

Da Fanano è consigliabile una breve escursione a Verica, piccolo borgo che custodisce un’antica chiesetta del IX secolo, e Rocca Malatina, nota soprattutto per i Sassi, torrioni naturali in roccia arenaria alla base delle quali si aprono ampie caverne.

A poca distanza, Pieve Trebbio che deve il nome alla pieve romanica di San Giovanni Battista; Guiglia, in splendida posizione panoramica, custodisce nella parrocchiale dipinti attribuibili al Correggio; Castello di Serravalle, piccolo e caratteristico borgo medievale, è noto per le vivaci manifestazioni tradizionali che vi si svolgono, in particolare la fiera degli Stracaganass, letteralmente “coloro che hanno le mandibole stanche”, alludendo a una grande abbuffata della buona cucina della zona!