Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

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Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stato istituito nel 1991 con la legge quadro del 6 dicembre n.394. Copre circa 181.000 ettari nella parte meridionale della provincia di Salerno, compresa tra la piana del Sele a Nord, la Basilicata a Est e a Sud, e il mar Tirreno ad Ovest.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano


Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 Comunità Montane e 86 Comuni. Dal 1991 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco (con i templi di Paestum e la Certosa di Padula), e dal 1997 è Riserva della biosfera.

Il suo territorio presenta una grande eterogeneità, con la presenza di ambienti naturali inalterati che si alternano alle aree fortemente modificate di centri urbani e di valli densamente popolate. Il Cilento è una terra dalle dolci colline, ricoperte da distese di ulivi che si affacciano sul mar Tirreno, ma anche fatta di territori  aspri con vivaci torrenti, raie, boschi di castagni e di lecci, paesi abbarbicati alle rocce o adagiati sulle rive. Artefice di questa varietà di contrasti, è la duplice natura geologica delle rocce che costituiscono il Cilento: quella del “Flysch del Cilento” – che ha la sua massima diffusione in corrispondenza del bacino idrogeografico del Fiume Alento e dei principali monti del Cilento occidentale, quali il Monte Centaurino (1433 m) – e quella delle “rocce calcaree” che costituiscono i complessi montuosi interni di Alburno-Cervati e meridionali, Monte Bulgheria e Monte Cocuzzo, del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

La flora del Parco è costituita da circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee. Alcune di esse hanno una notevole importanza fitogeografica essendo Endemiche e/o rare. Tra queste, una delle più note è la Primula di Palinuro, specie paleoendemica a diffusione estremamente localizzata e simbolo del Parco.

La fauna è molto diversificata per l’ampia varietà di ambienti presenti sul territorio. Sulle vette e sulle rupi montane vivono l’Aquila Reale, il Falco Pellegrino, il Lanario, il Corvo Imperialee il Gracchio Corallino, la Coturnice e la Lepre Appenninica.