Esplorando il Gran Sasso

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Cime maestose e valli ad alta quota innevate nella stagione invernale e verdeggianti in estate: il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga, per passare qualche giorno facendo sport, trekking, passeggiate, respirando aria pulita e gustando le tante specialità gastronomiche della tradizione abruzzese.

La base di partenza per l’itinerario ideale per gli amanti del trekking è Fonte Cerreto, da cui si arriva a Campo Imperatore, sede di un osservatorio astronomico, per poi arrivare ai rifugi storici come il Rifugio Duca degli Abruzzi, sulla cima del Monte Portella da dove si può ammirare un fantastico panorama sul Corno Grande e sul Campo dei Pericoli. Si prosegue poi per il Rifugio Garibaldi, il più antico del Gran Sasso, che in inverno è talmente coperto di neve da essere raggiungibile solo attraverso una botola sul tetto.

Un itinerario più semplice, partendo sempre da Campo Imperatore, arriva a Pizzo Cefalone, caratterizzato dal rosa delle pareti montane. Camminando sul sentiero guidato, si arriva in pochi minuti al Passo della Portella; si prosegue in direzione del Cefalone e del Pizzo di Intermesoli e si sale sulla cresta che divide il massiccio. Qui c’è un sentiero che conduce in cima a 2533 metri.


Un altro itinerario, questa volta lungo un territorio caratterizzato da prati verdi e corsi d’acqua: si cammina lungo il percorso che un tempo collegava Pietracarmela a Teramo (sette ore circa!) e, arrivati a Passo della  Portella si prosegue per Campo dei Pericoli e Val Mavone, e si continua sul sentiero di Fondovalle. Giunti alla strada sterrata, dopo qualche tempo si incontrano le cascate del Rio Arno e si arriva poi a Pietracarmela, un bellissimo borgo fatto di vicoli che si intrecciano e case in pietra e legno, con una vista spettacolare sul Gran Sasso.