Lampedusa, tra Africa e tartarughe

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Lampedusa forma con Linosa e Lampione l’arcipelago delle Pelagie, isole dal grande fascino molto più vicine all’Africa che alla Sicilia, da qui il suo clima tipicamente africano, come anche la flora e la fauna. Ricca di insenature e splendide spiagge a sud, Lampedusa presenta a nord una costa alta e inaccessibile da terra, ricca di grotte suggestive raggiungibili solo dal mare.  

In antichità era una strategica base navale utilizzata da Greci, Romani e Saraceni; oggetto di scontro tra corsari a fine ‘700, nel 1839 venne acquistata dai Borboni, sotto il cui dominio visse un periodo di benessere e stabilità. Con l’annessione al Regno d’Italia, nel 1860 inizio il disboscamento selvaggio, che causò la scomparsa della fitta vegetazione che la caratterizzava.

Negli ultimi anni è stata messa in atto un’efficace opera di rimboschimento, il cui simbolo è la tartaruga Caretta Caretta, una testuggine marina che tutti gli anni raggiunge la Cala dei Conigli per depositare le uova, evento questo ormai raro nel resto d’Italia a causa dell’eccessiva antropizzazione delle coste. Diventata Riserva Naturale, Lampedusa è un vero paradiso marino: sabbia calda e finissima, acque trasparenti, fondali bassi e trasparenti ne fanno una meta ideale per famiglie con bambini, che possono godere, oltre che di mare e sole, anche di ottime strutture alberghiere, e del piccolo paese cresciuto intorno al porto, ricco di negozi e ristoranti.

Lampedusa è meta ideale per gli appassionati di pesca: molte sono le barche a disposizione per unire l’hobby al piacere dei un’escursione al largo o lungo le coste dell’arcipelago.

Appuntamento da non mancare è quello con la cucina lampedusana, caratterizzata da tocchi di prelibatezze africane. Nei ristoranti si può mangiare di tutto: dal pesce freschissimo pescato nel mare all’ insalata con capperi e pomodori locali, al cous cous.

Lampedusa è raggiungibile via mare da Porto Empedocle, o in aereo da tutta Italia.