La Baia di Ieranto: una spiaggia, un parco, un’oasi

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47 ettari di paradiso incontaminato nella Penisola Sorrentina, donati nel 1986 dalla Italsider al Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) proprio di fronte ai faraglioni di Capri, secondo antiche leggende dimora delle sirene, tornati al primitivo splendore dopo un importante restauro ambientale.

Percorrendo il sentiero si incontrano solo mare, scogli, lidi, rocce coperte da macchia mediterranea e ulivi e si possono ammirare meravigliosi panorami sulla costa Amalfitana, gli isolotti LI Galli, la spiaggia di Marina del Cantone e il massiccio San Costanzo.

A seguito della campagna di scavi iniziata a cura della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, nella baia di Ieranto sono venute alla luce due fornaci circolari per la produzione della calce, i resti di una villa del II secolo d.C., e frammenti ceramici.

La macchia mediterranea di rosmarini, euforbie, ginepri è stata recuperata e sono stati rifatti 2 km di muretti a secco, i terrazzamenti degli olivi, le case dei contadini con i tetti a cupola, la cinquecentesca Torre di Montalto, il villaggio minerario di inizio Novecento.

Qui è vietato l’approdo alle barche private, la balneazione è limitata.