La mia Gallarate

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Abito a Gallarate da quando sono nata, e da piccola non amavo molto la mia città. Ogni volta che mi recavo in visita a qualche parente o in vacanza in qualche altra città, chiedevo ai miei genitori perchè noi non abitavamo lì invece che a Gallarate, che vedevo così grande, anonima e fredda.

Ora, dopo qualche decina di anni ho cominciato ad apprezzarla, proprio quando chi l’ha sempre apprezzata comincia a detestarla e non riconoscerla più.

Gallarate si trova nel basso Varesotto, e la sua origine è legata ai Galli, infatti il suo nome significa “Villaggio dei Galli“, in base a quanto ci hanno insegnato a scuola… Anche lo stemma cittadino rappresenta dei galli, la parte superiore è bianca con un gallo rosso e quella inferiore è rossa con un gallo bianco.

Il territorio cittadino è suddiviso in rioni: Crenna (il rione in collina), Ronchi (il rione d’elite), Cedrate (la zona dei boschi), Arnate (dove scorre il torrente Arno conosciuto meglio come Arnetta), Cajello, Cascinetta, Sciarè (il mio rione dove purtroppo si è sviluppata tutta la parte industriale) e Madonna in Campagna.

E’ una città moderna e anche molto più trafficata, ma nell’area del centro cittadino c’è un’area pedonale che permette di passeggiare tranquillamente nella piazza principale (Piazza Libertà) e nelle vie del centro storico, guardando le vetrine dei negozi, che, ahimè, da qualche anno a questa parte diventano sempre meno.

Nella zona pedonale ci sono anche tanti bar dove fermarsi a fare a colazione, o comprare i pasticcini la domenica – come la Pasticceria Bianchi specializzata negli “Amaretti di Gallarate” – o fare l’immancabile “aperitivo“. Effettivamente a Gallarate e dintorni ci sono i migliori locali della provincia, quelli più frequentati e conosciuti anche nel milanese.

Gli antichi, storici edifici sono stati affiancati da palazzi moderni, uno in particolare colpisce con la sua terrazza circolare all’ultimo piano. Uno sfacelo, dicono tutti, perché la storicità del centro è stata rovinata da queste nuove costruzioni che non erano assolutamente necessarie, nell’ambito di un’edilizia selvaggia permessa dall’ex discusso sindaco, di cui, fortunatamente, non ricordo neanche il nome.

Gallarate è anche la città delle rotonde che spuntano come funghi e hanno pian piano sostituito quasi tutti i semafori, creando un caos di corsie e auto che vanno da tutte le parti che neanche a Napoli… E’ la città dei percorsi difficili che obbligano a fare il giro dell’intera città per raggiungere un punto distante poche centinaia di metri, dei cambi selvaggi di circolazione delle strade, che un mese si percorrono in un senso, il mese dopo in un altro, per poi ritornare a quello iniziale…

Mi capita molto spesso di sentire nominare la mia città nei film in tv, anche quelli più vecchi, con Celentano, Pozzetto… E ogni volta mi sorprendo, e un po’ mi inorgoglisco. Ci ha abitato il cantante dei Simple Red, che si vedeva spesso girare in bicicletta, inconfondibile con la sua chioma rossa, e ci abita, o ci ha abitato non so bene, anche Gattuso, il calciatore.


Purtroppo, se n’è sentito molto parlare anche al telegiornale perchè è stata la sede di un covo di pericolosi estremisti islamici, e infatti di extracomunitari ce ne sono tanti, anzi, tantissimi… Molti negozi storici sono stati sostituiti dai loro bazar, centri telefonici, dai kebab, parrucchieri cinesi… ormai è diventata una città cosmopolita e i Gallaratesi, quelli veri, fanno molta fatica ad accettarlo.

Io non faccio i salti di gioia, ma nella mia città in fondo ci sto bene… C’è tutto, dai centri commerciali ai negozietti familiari, ristoranti, scuole, cinema multisala, teatri, ospedale, locali per divertirsi la sera…

Mi piace passeggiare in centro, col mio cagnolino, e ritrovarmi con le amiche a prendere cappuccino e brioche, o un ginseng alla Botega in centro, o un aperitivo veloce nei bar dove anche i nostri amici a quattrozampe sono ben accetti!

Fino a qualche anni fa ho sempre pensato che “da grande” sarei andata ad abitare altrove, magari vicino al lago… Ma ora ho cambiato idea. Resto nella mia Gallarate, ripudiata da molti, con la sua circolazione impossibile e le vetrine vuote dei negozi.