Una passeggiata per la via Francigena

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2039

Anticamente si chiamava Via Francesca o Romea, o anche Franchigena. Oggi è conosciuta come Via Francigena, la parte di un insieme di strade, dette anche vie Romee, che portavano alle tre principali mete religiose cristiane del periodo medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.

Le pendici delle colline coperte di olivi invitano a passeggiare lungo uno degli itinerari pedonali più celebri d’Italia: la via Francigena, che toccava un tempo Bolsena. Lasciata la cittadina, a dominare il paesaggio è il Lago di Bolsena. Una salita porta verso il bosco di Turona, poi camminando in un tortuoso percorso nel bosco si arriva a un piccolo guado in mezzo a frasche e rovi, e ci si affaccia sui grandi massi piatti di basalto della Cassia romana.

A partire da questo punto, è facile incontrare le gobbe scure dei basoli della via dei nostri avi , e non è difficile immaginare che anche i pellegrini del Medioevo, come Sigerico (arcivescovo di Canterbury che da qui partì per arrivare a Roma) abbiano camminato su queste stesse pietre.


Si prosegue salendo dolcemente verso Montefiascone, dove sorge uno dei più bei gioielli della Francigena: la Chiesa Inferiore della Basilica di S. Flaviano, edificata nell’XI secolo e con la facciata rivolta verso il tracciato dell’antica strada, su cui si apre la loggia rinascimentale dalla quale i papi si affacciavano per benedire la folla. All’interno della chiesa si possono ammirare notevoli capitelli e affreschi del XIV-XVI secolo, oltre a una lapide moderna in memoria di Giovanni Defugger, il canonico nord-europeo passato alla storia per il vino locale “Est! Est!! Est!!!”.

Da s. Flaviano, una via ripidissima conduce alla rocca, che offre un fantastico panorama: alle spalle, il lago di Bolsena, con Radicofani all’orizzonte. Davanti, oltre l’immensa cupola di S. Margherita, la pian di Viterbo.
La camminata tra Bolsena e Montefiascone richiede circa 5 ore di tempo e supera 470 m di dislivello in salita su 19 km di tracciato.