Il Foro Romano

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1898

Il Foro Romano, situato nella valle compresa tra il Palatino ed il Campidoglio, costituì il centro commerciale, religioso e politico della Roma antica.

Foro Romano


Il Foro Romano lo attraversa la Sacra Via che dal Campidoglio conduceva al Colosseo. Nel Medioevo fu in balia dell’abbandono e della devastazione.

Alcuni templi furono trasformati in chiese, come quello di Antonino e Faustina, in parte inserito nella chiesa di San Lorenzo, e quello di Romolo, oggi parte della chiesa dei Santi Cosma e Damiano.

Ben evidenti i ruderi della basilica Emilia, devastata durante il sacco di Alarico; intatta la Curia, sede del senato, nei pressi dell’arco di Settimo Severo. Davanti al tempio della Concordia, ai piedi del Palazzo Senatorio, è l’umbilicus urbis, il centro geografico della città. Sotto le otto colonne di granito del pronao del tempio di Saturno, si imbocca la sacra Via. All’altezza del tempio di Castore e Polluce, con tre superstiti colonne corinzie, si vedono, a destra, l’Arco di Augusto, il tempio di Vesta e la casa delle Vestali.

Una breve salita porta al più grande edificio del Foro: la Basilica di Messenzio. Davanti si eleva il colle Palatino, con le rovine di edifici maestosi, come il Palazzo Imperiale, formato dalla Domus Flavia, dalla Domus Augustana e dallo Stadio.

Non di meno sono, a est, i resti della Domus Severiana, voluta da Settimo Severo. Verso ovest si vedono la casa di Livia, moglie di Augusto, gli Orti Farnesiani, il più antico orto botanico del mondo, e il palazzo di Caligola, preceduto da una piccola radura che governa il Campidoglio.