Da Alghero a Bosa: la Riviera del Corallo

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Racchiusa nel suo promontorio fortificato, Alghero nasconde orgogliosamente un passato illustre e un’identità culturale che traspare di monumenti, dai nomi, dalle tradizioni linguistiche, musicali e di folklore.
Arrivando dall’aeroporto di Fertilia, si incontrerà per prima cosa la spiaggia di S. Giovanni, il lido di Alghero. Arrivando dall’entroterra, oppure dalla litoranea che risale da Bosa vi si presenteranno invece i bastioni e i tetti addossati delle case. In ogni caso, il vostro itinerario dovrebbe partire seguendo a piedi la via delle muraglie. Dopo aver parcheggiato in via Garibaldi, si attraversano i giardini pubblici e si arriva alla cinquecentesca Torre del Portal, o torre degli Ebrei. Alta e imponente, rappresenta l’ingresso simbolico alla città. Qui si trovano il Centro di Informazione e di Accoglienza Turistica e il Museo Multimediale. Poco distante, in Largo S. Francesco, si trova la Torre de Sant Joan o di San Giovanni, di fronte all’antico collegio dei Gesuiti, oggi adibita a spazio espositivo. Proseguendo verso il mare si giunge a piazza Sulis, ritrovo mondano della città, dominata dalla Torre dello Sperone. Da visitare anche l’Aquarium Alghero, mentre dai Bastioni Marco Polo si godrà il panorama del Capo Caccia. Oltre la Torre Sant Elm, il belvedere prosegue sui Bastioni Magellano, poco distante dal Forte della Maddalena, teatro all’aperto e sede del Festivalguer.

L’antico porto di mare immette nel cuore medievale di Alghero, con palazzi e viuzze, e la Cattedrale di S. Maria con il suo campanile gotico-catalano. Fuori dal centro abitato potrete visitare le spiagge di Las Tronas, di Cala Bona e la spiaggia della Speranza o Poglina, caratterizzata dalla sabbia rosso-azzurrina.

Da Alghero,  la litoranea verso Bosa costituisce uno dei più suggestivi percorsi costieri della Sardegna. Sospesa tra mare e montagna, la strada si dispiega tra gli alti contrafforti e il mare dai colori cangianti dal verde smeraldo al blu cobalto,  i fondali corallini. Bosa, immersa nelle colline e nei vigneti della Planargia, è un borgo modellato sulla singolare conformazione a tronco di cono del colle che lo sovrasta. Qui merita una visita il Castello di Serravalle o dei Malaspina, uno dei più importanti complessi fortificati sardi,  la chiesa di Nostra Signora di Regnos, la Cattedrale dell’Immacolata e la chiesa di San Pietro.

In estate, dalla stazione di Bosa Marina parte il trenino verde che fa tappa a Modolo, Tresnuraghes, Tinnura, Sindia, Santa Maria di Corte: paesini che si alternano a piccoli vigneti che producono un ottimo Malvasia. Durante il tragitto fino a Macomèr, si potranno ammirare le costiere, i boschi di querce, l’altipiano vulcanico, le rovine dell’Abbazia circestense di S. Maria di Corte, l’affascinante e misterioso nuraghe Santa Barbara.