Weekend ai Castelli Romani

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1917


Si tratta della tradizionale gita fuori porta dei romani. In passato, il paesaggio tranquillo e riposante spinse la nobiltà romana a trasferire qui le proprie residenze, costruendovi ricche dimore e palazzi (i Castelli), attorno ai quali si sono sviluppati vivaci e pittoreschi paesini, noti anche per il tipico vino che si produce sulle loro colline.

Frascati, con il bel panorama che si gode dalle sue terrazze, è un pò la capitale dei Castelli. Celebri le sue ville (Lancellotti, Mondragone, Falconieri, Torlonia), in particolare villa Aldobrandini, iniziata alla fine del XVI secolo, con un magnifico parco, rallegrato dai giochi del Teatro delle Acque. A 5 km si possono visitare le rovine di Tuscolo, patria di Catone il Censore.
Grottaferrata deve la sua fama all’Abbazia di San Nilo, fondata nel 1004 dai monaci basiliani di rito greco-cattolico sulle rovine di una villa romana. Nel XV secolo, il cardinale Giuliano della Rovere, poi diventato papa Giulio II, fece erigere una fortificazione a difesa dell’Abbazia, attorno alal quale si è poi sviluppato l’intero paese. Attraverso un elegante portale rinascimentale si accede al primo cortile e quindi al monastero con un bel porticato di Giuliano da Sangallo. Nel secondo cortile sorge la Chiesa di Santa Maria, dell’XI secolo, ma sostanzialmente modificata nel 1700.

Un altro noto Castello è Marino, dove, la prima domenica di ottobre, si svolge la tipica sagra dell’uva. marino si trova nelle vicinanze del cratere del lago di Albano; proprio sopra le cave di peperino passa la panoramica via dei Laghi, che scende verso sud. Dopo pochi chilometri, appare, lungo le pendici del monte Cavo, la spettacolare visione delle case medievali di Rocca di Papa, il borgo chiamato anche Quartiere dei Bavaresi perché vi stanziarono le truppe di Ludovico il Bavaro.
Un altro piccolo lago è quello su cui si affaccia l’abitato di Nemi, noto per la coltivazione delle fragole, per il rinascimentale Palazzo Ruspoli e per le due navi romane ritrovate nel 1928 e andate distrutte durante l’ultima guerra, le cui riproduzioni in scala sono conservate nel Museo Nemorense.

Il limite estremo dei Castelli Romani è rappresentato da Velletri, città di probabile origine volsca, divenuta poi colonia romana con il nome di Velitrae. La seconda Guerra Mondiale ha causato notevoli danni, distruggendo il palazzo Ginnetti con la famosa scala panoramica di Martino Longhi. Rimangono la cattedrale di San Clemente, celebre per la Croce Veliterna, antico reliquario bizantino in oro, smalto e pietre preziose, e la chiesa di Santa Maria, con il bel campanile tardogotico della torre del Trivio.

Tornando verso Roma, si fa tappa sull’altra sponda del lago di Nemi, a Genzano, dove dal 1778, nel giorno del Corpus Domini, si celebra la festa dell’Infiorata, durante la quale le strade vengono ricoperte da tappeti di petali multicolori. Un bivio porta al borgo medievale di Lanuvio, ancora conto da mura merlate. Un grande ponte a tre ordini di arcate, lungo 312 m, porta ad Ariccia. Si apre subito alla vista il complesso di Piazza della Repubblica, creato da Bernini nel XVIi secolo, che eresse la chiesa di Santa Maria dell’Assunzione e restaurò Palazzo Chigi, con un bel portale e un magnifico parco. A soli 2 km si trova Albano Laziale, città di antichissima origine. Di epoca romana sono la porta Pretoria, la tomba degli Orazi e Curiazi, l’anfiteatro di Settimio Severo e il Cisternone, un grande serbatoio d’acqua scavato nella roccia, tuttora funzionante.

Due strade, chiamate “la galleria di sotto” e “la galleria di sopra“, portano a Castel Gandolfo, il borgo che dal 1604 fu dominio diretto dei papi, che ne hanno fatto la propria residenza estiva. Il Palazzo dei Papi, villa Barberini, villa Teodolinda e villa Cybo formano un complesso di proprietà della Santa Sede e godono dell’extraterritorialità (per visitarlo occorre una speciale autorizzazione).