Sperlonga, la perla del Tirreno

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Sperlonga è un borgo marinaro situato a metà strada tra Napoli e Roma, in cima allo sperone roccioso di S. Magno, caratterizzato da intonaci bianchi, case addossate le une alle altre che si fondono con le rocce, archi, scalette e viuzze che si aprono e si nascondono, s’inerpicano e ridiscendono fino a scivolare al mare.

Il nome deriva dalle grotte naturali (speluncae) che si aprono sul mare, la più famosa delle quali è la spelonca di Tiberio.

Nell’XI secolo Sperlonga era una fortezza chiusa da una cinta muraria, nella quale si aprivano due porte, ancora oggi visibili a testimoniare l’epoca medievale: la Portella (o Porta Carrese) e Porta Marina, la principale via d’accesso al paese, entrambe con lo stemma dell’aquila della famiglia Caetani. Vi sono anche tre torri di avvistamento: Torre Truglia, Torre Capovento e Torre del Nibbio.


Tra i luoghi da visitare, l’antichissima chiesa di S. Maria di Spelonca, edificata nei primi anni del XII secolo con campanile e pianta latina con matronei, la chiesa di S. Rocco, risalente al XV secolo e Palazzo Sabella, il più antico e importante del borgo, che è stato residenza temporanea, nel 1379, dell’antipapa Clemente VII.

Infine, l’antro di Tiberio, una grotta ricavata in una villa romana che sembra appartenesse all’imperatore. La villa, lungo la spiaggia di Levante, era lunga oltre 300 e comprendeva, in epoca augustea, un impianto termale e una piscina circolare collegata a vasche destinate all’itticoltura.  Al suo interno, l’antro era decorato con marmi e mosaici in vetro e arredato con i gruppi marmorei ispirati alle imprese di Ulisse conservati al Museo Archeologico.