La mitologica Scilla

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Scilla, nome del mostro mitologico che, insieme a Cariddi, catturava e divorava i naviganti che si avventuravano nello Stretto di Messina. In provincia di Reggio Calabria, arroccata su un promontorio, dominato da un massiccio castello di età alto medievale di proprietà dei Ruffo di Calabria, all’imboccatura dello Stretto di Messina, Scilla è da sempre meta di artisti in ogni epoca e di ogni nazionalità, oltre che una frequentatissima meta estiva. E’ una delle cittadine più caratteristiche della costa tirrenica calabrese: la sua posizione panoramica permette di scorgere, nelle giornate di cielo terso, la costa della Sicilia fino a Milazzo e la sagoma delle isole Eolie.

Questa incantevole cittadina, che conta circa 5000 abitanti, e le case che scendono a gradinata verso il mare, con il caratteristico porticciolo dove sono ancorate le spatare, particolari barche per la tradizionale pesca del pesce spada, incanta con i suoi colori mediterranei, con la gastronomia locale basata per lo più su piatti a base di pesce ed in particolare lo spada, per i suoi vini come il Cerasolo di Scilla ma soprattutto per l’ospitalità e la cordialità della gente.

Da visitare la Chiesa dello Spirito Santo del 700 con graziosa facciata e pitture coeve nell’interno.