Gradara, città-castello medievale

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Gradara, considerata uno dei Borghi più Belli d’Italia, è una cittadina marchigiana in provincia di Pesaro e Urbino. Ricca di vita , storia e cultura, testimonia il suo affascinante passato in ogni ciottolo delle strade, ogni pietra degli edifici e ogni. Circondata da una cortina di imponenti mura merlate trecentesche con guelfi e bastioni rettangolari, Gradara  domina da un’altura un panorama pittoresco di colli verdeggianti, la via Flaminia e la costa in lontananza. L’unico accesso al Borgo era un tempo la Porta dell’Orologio, un arco a tutto sesto munito di una torre quadrata, con ponte levatoio, sulle cui mura si trovano gli stemmi dei Montefeltro, degli Sforza e dei Malatesta.

Appartenuta ai Malatesta, agli Sforza e ai Della Rovere, Gradara divenne alla fine del Seicento proprietà dello Stato Pontificio, e vide un lungo periodo di immobilità interrotto nel 1797 dalla devastazione da parte delle truppe napoleoniche. Dopo essere entrata nell’area della Repubblica Cisalpina, poi del Regno Italico, Gradara tornò nelle mani della Chiesa.

Protagonista indiscussa di questa cittadina medievale è la Rocca Demaniale, che occupa il punto più elevato e sicuro del colle e si sviluppa intorno al Mastio, il torrione principale, risalente al 1150.
L’interno del castello è caratterizzato da eleganti ambienti signorili modificati più volte nel corso dei secoli. Nei saloni si trovano alcune opere d’arte di grande pregio, come il dipinto della Battaglia di Aspertini, conservato nella Sala del Consiglio, o la Pala in terracotta realizzata da Andrea della Robbia, situata nella Cappella.

Gradara è famosa per essere per essere stata il luogo in cui si è consumata la tragedia di Paolo e Francesca, descritta magistralmente da Dante Alighieri e da altri famosi poeti, scrittori, musicisti e pittori. Risale al XIII secolo la triste storia di Giangiotto Malatesta, signore della città, che sposò Francesca da Polenta che lo tradì con Paolo, suo fratello: è la celebre vicenda di Paolo e Francesca, cantata da Dante nel V canto dell’Inferno, che si concluse con la morte dei due innamorati proprio tra le mura di questa Rocca, per mano del marito legittimo.


Da vedere,  il Museo Storico con gli strumenti di tortura, le armi medievali e gli utensili della vita contadina, la Chiesa di San Giovanni, fondata nel XIV secolo e il Giardino degli Ulivi in via Cappuccini, con i suoi affascinanti ulivi secolari.
Chi visita Gradara non mancherà di soddisfare il palato: le cucine locali offrono ricette deliziose, che utilizzano i prodotti locali accompagnati dagli ottimi vini delle Marche. I piatti, a base di carne e verdure genuine, sono innaffiate dal vino Sangiovese DOC, ma anche l’olio extravergine di oliva, di grande qualità, ha fatto guadagnare a Gradara un posto d’onore nel concorso nazionale “Orciolo d’Oro“.

Gradara offre in ogni periodo dell’anno tanti eventi e manifestazioni divertenti, per conoscere meglio le tradizioni e i costumi del luogo. Tra gli appuntamenti da non perdere c’è l'”Assedio al Castello“, rievocazione storica dell’assedio di Gradara del 1446, quando Francesco Sforza cercò di sottrarre il castello al valoroso Sigismondo Malatesta signore di Rimini; una grande festa, con musicisti di strada, figuranti, artisti di ogni genere, e con uno spettacolo pirotecnico di grande impatto. In luglio e agosto, ogni mercoledì sera, grazie all’iniziativa “Solsfizio al Castello“,  i ristoratori della zona inventano menù particolari a base di prodotti locali.

Per vivere invece in un’atmosfera  incantata, la rassegna “Castello di Natale“, dall’8 dicembre al 6 gennaio propone tante animazioni a tema natalizio, che terminano con il tanto atteso arrivo dei Re Magi. Per i più romantici, “Gradara d’Amare” a San Valentino ricorda la struggente vicenda di Paolo e Francesca e regala agli innamorati tanti momenti suggestivi nella bellezza della Rocca.

Per raggiungere Gradara e le sue meraviglie medievali in auto si percorre la A14 e si esce al casello Cattolica-Gabicce, quindi si seguono le indicazioni fino alla meta per gli ultimi 3 km.
In treno si scende alla vicina stazione ferroviaria di Cattolica, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Rimini e di Ancona Falconara, rispettivamente a 12 km e 42 km da Gradara.