Il Castello di Cly: nella valle del Cervino

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Il castello di Cly sorge su un promontorio roccioso che controlla strategicamente il territorio sottostante. Appartiene al tipo primitivo: una cinta muraria assai vasta, coronata da merli guelfi a due spioventi, racchiude una serie di costruzioni risalenti ad epoche diverse, tra XI e XIV secolo. L’ingresso principale è posto a nord, in origine protetto da un’antiporta.

Il mastio quadrato, con le basi dei muri fortemente in scarpata, presenta una porta d’ingresso a tutto sesto situata a parecchi metri dal suolo.

Questa torre subì già in antico una serie di rimaneggiamenti, testimoniati da una bifora murata e da una ripresa nella muratura a seguito di una sopraelevazione.

Il castello ospita una cappella romanica a pianta rettangolare con abside; purtroppo sono quasi totalmente scomparse le pitture che ne ornavano le pareti e il catino. I fabbricati di abitazione si addossano al muro sud ma sono in rovina; si vedono ancora le canne e i fornelli di imponenti camini in una parete finestrata rivolta verso ovest. Nell’angolo nord-ovest si trova la cisterna sotterranea.

Il castello appartenne agli Challant del ramo di Cly ed era la sede giurisdizionale di un vasto feudo che comprendeva i territori di Verrayes, Diémoz, Saint-Denis, Chambave, Antey, Torgnon e la Valtournenche; a seguito di drammatiche vicende passò ai Savoia che lo tennero sino al 1550. Nel XVII secolo l’edificio fu acquistato dai baroni Roncas che ne smantellarono molti materiali per la costruzione del loro palazzo di Chambave.