Trekking in montagna: come farlo

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2005

Come fare trekking? in questa guida vediamo come prepararsi a fare lunghe passeggiate in maniera sicura e semplice.

Per conoscere il mondo, ammoniva un vecchio viaggiatore, non andate in carrozza, ma a piedi. Ma attenzione, bisogna camminare più con gli occhi che con i piedi. Mente libera e niente stress. Un’iniezione di calma e di serenità. Così possiamo cogliere e decantare emozioni, stupori, sensazioni. Non solo i grandi panorami, ma anche i minuscoli tesori della natura e della cultura.

NIENTE CORSE
Non c’é per nulla bisogno di correre. Semmai – vittime come siamo della velocità – il trekking in montagna é l’occasione giusta per un elogio concreto alla lentezza.
Attenzione però la preparazione fisica é la prima condizione per “camminare con gli occhi”. E in caso di necessità permette di evitare rischi e pericoli. L’allenamento deve essere quindi adeguato, soprattutto per chi fa vita sedentaria. Ma se il trekking e lungo, il fisico si affina cammin facendo. Basta solamente graduare le tappe e intercalare i riposi.

LO STUDIO DEL PERCORSO
In breve ecco la filosofia del buon camminatore: camminare per conoscere, per apprezzare e per tutelare. La palestra più bella é quella che ha il cielo per soffitto.
L’itinerario deve essere studiato preventivamente su carte e guide e con informazioni affidabili, verificando con cura i tempi di percorrenza in relazione ai propri ritmi e al proprio allenamento, le distanze, le condizioni del terreno e la meteorologia locale, la segnaletica del percorso, la copertura del telefono cellulare e i numeri telefonici di emergenza.

L’EQUIPAGGIAMENTO
Gli scarponi sono importantissimi: acquistarli con attenzione e collaudarli preventivamente. Per asciugarli basta imbottirli di carta. Attenzione anche alle calze. Adeguiamo il volume del sacco al contenuto necessario. Un abbigliamento di base é composto da calze di ricambio, biancheria intima, camicia, maglione, pantaloni lunghi, giacca a vento (o piumino), mantellina impermeabile,berretto, guanti, occhiali.
Nel sacco bisogna mettere anche: dotazione di pronto soccorso e di igiene personale (lo stretto necessario), borraccia, coltellino multiuso, crema solare, lampada frontale o torcia.
Sono utili sacchetti per i rifiuti o per avvolgere i vari capi di vestiario. Ci sono anche sacchi termici leggerissimi. In più, secondo le necessita personali: scarpe da riposo, carte topografiche, fotocopie delle pagine necessarie delle guide, sacco da bivacco, materassino gonfiabile. La macchina fotografica non dovrebbe mancare. Sono consigliabili anche i bastoncini telescopici che, se usati bene, scaricano sino a 8 chili in salita e oltre 20 in discesa. In Italia si usano poco, ma all’estero sono diffusissimi.
L’elenco é troppo lungo? Potrebbe mancare ancora la tenda. E il telefonino, che però in montagna spesso non ha copertura. In base al percorso, ai punti di appoggio e alla consistenza del gruppo alcuni oggetti possono essere ridotti a uno solo per tutti. L’ideale è camminare leggeri. Quindi eliminare il superfluo. La spartanità non guasta.

Buon trekking a tutti