Alberobello: la città dei trulli

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Alberobello è una città della provincia di Bari conosciuta per i caratteristici “TRULLI”, antiche abitazioni riconosciute nel 1996 come “PATRIMONIO DELL’UMANITA’ UNESCO”.
La loro struttura circolare, formata da pietre che si sovrappongono, ha come caratteristica il tetto autoportante a cupola che si conclude con un pinnacolo. Sui tetti si possono notare dei simboli dipinti di bianco, alcuni di natura religiosa, altri mistici.

La scelta architettonica fu obbligata dalla decisione del Conte Giangirolamo II detto il “Guercio”, il quale decise di far costruire le abitazioni solo con pietre, senza l’uso della malta affinché fossero di facile demolizione, per una legge del XV sec., emanata dal Regno di Napoli, che imponeva una tassa per ogni insediamento costruito.

Oggi Alberobello è formata dalla città nuova, con case moderne, e dal quartiere antico, caratterizzato dalla presenza di tantissimi trulli, suddiviso in due rioni: ” Monti” e “Aia Piccola”.

Nel rione Monti si trovano trulli allineati uno accanto all’altro al cui interno è possibile ammirare la bravura di numerosi artigiani. Qui si può visitare il “TRULLO SIAMESE” e la chiesa di Sant’ANTONIO costruita intorno al 1926, unica al mondo per la sua cupola a forma di trullo. Nel rione Aia Piccola si trovano dei trulli uniti in un unico complesso chiamato “CASA PEZZOLLA”. Al suo interno è allestito il MUSEO DEL TERRITORIO che racconta attraverso testimonianze e reperti la storia e la cultura dei trulli. Interessanti sono anche il MUSEO DELL’ARTIGIANATO e il MUSEO DELL’OLIO.

Un’importante monumento è la “CASA D’AMORE”: la prima abitazione costruita con l’uso della malta non avente la forma del trullo.
Molta bella è la Basilica Minore di San Cosimo e Damiano in stile neoclassico progettata dall’architetto Antonio Curri. Il trullo più grande è il “TRULLO SOVRANO”, l’unico ad essere stato costruito su due piani.
Alberobello oggi ospita milioni di turisti che restano attratti da queste incredibili abitazioni e dalla bravura dei maestri che ancora oggi fanno rivivere le tradizioni d’un tempo.